Riccione celebra il Giorno del Ricordo con una cerimonia in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati

La sindaca Angelini: “Ricordare significa anche costruire. Il Giorno del Ricordo non è solo una celebrazione del passato, ma un monito per il presente e il futuro”

Data :

10 febbraio 2025

Riccione celebra il Giorno del Ricordo con una cerimonia in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati
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Questa mattina, alle ore 12:00, la città di Riccione ha commemorato il Giorno del Ricordo con una cerimonia solenne presso il giardino intitolato a Norma Cossetto, situato tra i viali San Martino, Limentani, Da Verrazzano e la ferrovia. Alla presenza delle autorità cittadine, civili e militari, e della cittadinanza, è stata deposta una corona di alloro in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, rinnovando l’impegno della comunità nel custodire e tramandare la memoria di questa dolorosa pagina della storia italiana.

Il Giorno del Ricordo, istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, ha l’obiettivo di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. La città di Riccione, da sempre attenta al valore della memoria storica, ha voluto sottolineare ancora una volta l’importanza di questa ricorrenza con una cerimonia che ha visto la partecipazione di cittadini, studenti e rappresentanti delle istituzioni.

La figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana brutalmente uccisa a soli 23 anni e divenuta simbolo della tragedia delle foibe, è stata al centro della commemorazione. A lei, nel 2022, Riccione ha dedicato uno spazio verde in suo onore, rendendo omaggio anche alla Medaglia d’Oro al Merito Civile conferitale dal presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2005, quale “luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.

L’Amministrazione comunale ha rinnovato l’invito a tutta la cittadinanza a partecipare alla commemorazione, ribadendo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza e la consapevolezza di questi eventi storici.

Di seguito l’intervento della sindaca di Riccione, Daniela Angelini:

“Il Giorno del Ricordo ci consegna l’importante occasione per onorare la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Ogni 10 febbraio, questa giornata ci richiama al dovere di non dimenticare una tragedia che ha segnato profondamente la nostra storia nazionale.

Oggi, in questa giornata di riflessione, ci riuniamo in questo giardino per commemorare una delle tante vittime di quella tragedia: Norma Cossetto. Una giovane donna di soli 23 anni, il cui sacrificio rappresenta per la nostra città il simbolo di tutte le vittime delle foibe. La sua memoria ci ricorda una pagina della nostra storia che per troppo tempo è stata taciuta e che oggi abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni con consapevolezza e responsabilità.

Norma Cossetto, studentessa universitaria dell’Istria Italiana, iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova, era una ragazza piena di vita, appassionata di sport, musica e arte. La sua tragica fine, avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943, fu segnata da sofferenze inimmaginabili. Venne catturata, brutalmente seviziata, uccisa e abbandonata in una foiba. Nel 2005 le fu conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile come “luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”. A lei, nel 2022, la città di Riccione ha intitolato questo giardino, affinché il suo nome resti per sempre legato alla memoria collettiva.

Quella di Norma è solo una delle tante storie di dolore e ingiustizia che hanno segnato la nostra storia nazionale. Il dramma delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati ci ricorda quanto sia fondamentale riconoscere e preservare la verità storica, senza distorsioni né oblio.

A distanza di ventuno anni dall’istituzione di questa ricorrenza, in un contesto nazionale e internazionale in cui il dibattito sulla memoria storica è più vivo che mai, abbiamo la responsabilità di affrontare queste vicende con rispetto e con uno sguardo rivolto al futuro, affinché le divisioni del passato non si ripetano mai più.

Ricordare significa anche costruire. Il Giorno del Ricordo non è solo una celebrazione del passato, ma un monito per il presente e il futuro. La memoria di quei tragici eventi può e deve essere un seme di pace e di dialogo, fondato sui valori di libertà, civiltà e democrazia. Solo attraverso la consapevolezza storica e il rispetto reciproco possiamo evitare che simili tragedie si ripetano, in Italia e nel mondo.

Oggi, nel nome di Norma Cossetto e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo, ci impegniamo a custodire questa memoria e a trasmetterla alle nuove generazioni, affinché nessun sacrificio venga dimenticato e affinché il passato possa insegnarci a costruire un futuro di pace e convivenza”.

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Ultimo aggiornamento: 19 febbraio 2025, 13:08

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