Salta al contenuto principale

Giardini dell'Alba

Roof garden

Giardini dell'Alba
Municipium

Descrizione

“I Giardini dell’Alba” a Riccione rappresentano un esempio raffinato di architettura organica, un’opera che fonde armoniosamente natura, architettura e spazio pubblico. Pensata dall’architetto Fabio Mariani, la struttura è concepita come una duna di sabbia modellata dal vento, somigliante a quegli scavati nella fantasia dei bambini e poi ricoperti dalla vegetazione spontanea.

Caratteristiche architettoniche e paesaggistiche
  • Giardino pensile: un paesaggio soprelevato che diventa passeggiata verde, costellato di sentieri tra piante aromatiche autoctone, dolci rilievi vegetali, specchi d’acqua e giochi di terra

  • Accessibilità universale: le pendenze contenute (meno dell’8 %) e la presenza di un ascensore garantiscono un’esperienza accessibile per tutti i visitatori 

  • Struttura integrata: sotto il giardino si trovano due piani interrati funzionanti come parcheggio (circa 320 posti auto), mentre al piano terra si sviluppano spazi destinati a commercio e servizi, incluso un ufficio turistico

  • Materiali e tecnologie: l’uso di sistemi hi-tech per coperture verdi, cemento architettonico e tecniche bioclimatiche consente risparmio energetico, comfort termico e una simbiosi perfetta tra costruito e natura 

  • Trasformazione urbana: l’intervento ha riqualificato aree marginali trasformandole in "porte fiorite" d’accesso alla città balneare

Municipium

Modalità d'accesso

vedi la descrizione

Municipium

Indirizzo

Via Cilea, 47838 Riccione RN, Italia
Municipium

Orario per il pubblico

Sempre aperto
Municipium

Punti di contatto

Ultimo aggiornamento: 5 settembre 2025, 11:59

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta il Servizio

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?

1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?

1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?

2/2

Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot