La sindaca di Riccione denuncia il caos sulle concessioni balneari: “Il Governo dia una risposta urgente, chiara e non propagandistica”

Daniela Angelini: “Il settore turistico si trova ancora una volta in un limbo normativo insostenibile. Il tempo delle incertezze è finito: servono risposte, e servono adesso”

Data :

21 febbraio 2025

Daniela Angelini intervistata in spiaggia
Municipium

Descrizione

“Ancora una volta ci troviamo a dover fare i conti con una situazione di totale incertezza, che rischia di mettere a repentaglio l’intera offerta turistica della nostra città e dell’intera Riviera Romagnola”. Così la sindaca di Riccione Daniela Angelini denuncia il clima di caos estremo generato dalla mancanza di una linea chiara e definitiva sulla questione delle concessioni balneari.

Alla luce della recente sentenza del Tar della Liguria, che ha respinto il ricorso di alcuni stabilimenti balneari e ha di fatto bocciato la proroga delle concessioni al 2027, “il settore turistico si trova ancora una volta in un limbo normativo insostenibile”. Gli imprenditori balneari, che dovrebbero essere già all’opera per programmare la stagione estiva, si trovano invece ancora senza certezze, impossibilitati a pianificare investimenti e assunzioni, con il rischio concreto di ripercussioni gravissime sull’intera economia e l'occupazione locali.

Un Governo assente e Comuni lasciati soli
“Non possiamo più permettere che il Governo continui a nascondersi dietro dichiarazioni propagandistiche – afferma la sindaca –. I Comuni sono stati lasciati soli a gestire una situazione esplosiva, senza indicazioni precise e senza strumenti adeguati per affrontare le gare pubbliche. Servono regole certe, servono tempi adeguati, serve soprattutto un coordinamento nazionale che consenta di gestire questa fase di transizione in modo ordinato e sostenibile. Troppo facile avere rimandato tutto, per l’ennesima volta, al 2027, senza però preoccuparsi che quella sbandierata fosse una soluzione reale, capace di reggere in giudizio”.

Difendere il turismo e il modello balneare
“Riccione, con oltre tre milioni e quattrocentomila presenze turistiche l’anno, è una delle principali destinazioni italiane, e il nostro sistema di imprese balneari rappresenta un valore aggiunto in termini di qualità, accoglienza e sviluppo economico" prosegue la sindaca. “Non possiamo accettare che tutto questo venga compromesso da indecisioni politiche e rimpalli di responsabilità. Il Governo deve assumersi le proprie responsabilità e garantire un quadro normativo certo e sostenibile. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma senza risposte concrete da Roma il rischio di paralisi è sempre più alto”.

Il Comune di Riccione continuerà a monitorare la situazione e ad agire in difesa della propria economia turistica, ma chiede con forza al Governo un cambio di passo immediato. “Il tempo delle incertezze è finito: servono risposte, e servono adesso”.

Ultimo aggiornamento: 21 febbraio 2025, 11:31

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