Descrizione
Il regista e attore Hermann Weiskopf ha incontrato ieri mattina il presidente del Consiglio comunale, Simone Gobbi, per presentargli il suo ultimo lavoro cinematografico, “Ride back to faith”, che debutterà al Metropol Kino di Innsbruck il prossimo 20 febbraio 2026.
Il film è un intenso viaggio “on the road” che parte da Innsbruck e arriva fino a Roma, toccando diverse tappe significative, tra cui Riccione. Non si tratta soltanto di un itinerario geografico, ma di un percorso introspettivo e spirituale: il protagonista, interpretato dallo stesso Weiskopf, affronta domande e dubbi legati alla fede, in una ricerca nella quale ognuno può ritrovarsi.
Il racconto ha origine 40 anni prima, quando Hermann, in seguito a un litigio con il padre, decide di abbandonare la chiesa. I dubbi, però, lo accompagnano a lungo e lo spingono a mettersi in viaggio, incontrando persone diverse, intervistandole, quasi a voler cercare le proprie risposte.
Una parte significativa della pellicola è stata girata a Riccione lo scorso giugno, lungo il centralissimo viale Ceccarini. In una delle scene più suggestive, il protagonista siede tra la folla, assorto nei suoi pensieri, mentre intorno a lui la vita scorre tra vetrine illuminate e gente impegnata nello shopping. In un’altra scena, invece, Weiskopf dialoga con i turisti e i giovani passanti, chiedendo loro cosa significhi la fede e quale ruolo abbia il consumismo nella società moderna. Domande che creano ponti, persone che non si conoscono e che si incontrano per caso a Riccione, fino alla scena finale in cui Hermann sembra trovare la propria risposta: in chiesa, al fianco della moglie, per celebrare il matrimonio.
Il film “Ride back to faith” completa la trilogia avviata con “Ride back to freedom” (2022) e proseguita con “Ride back to best age” (2024). Nel primo capitolo, Weiskopf, in sella alla sua moto, intraprende un viaggio dal Brennero a Lampedusa durante la prima estate segnata dalla pandemia di Covid-19. La tappa di Riccione assume, anche questa volta, un valore speciale: richiama i ricordi della giovinezza, le vacanze trascorse insieme all’amico Reiner – scomparso nel 2013 – e il legame nato negli anni con la famiglia Copioli, che gestiva l’hotel delle sue estati e con cui è rimasta una sincera amicizia. Nel secondo film, “Ride back to best age”, il regista, in sella alla sua Vespa, affronta, con tono ironico e leggero, un nuovo itinerario: dal Tirolo al Lago di Garda. Qui esplora il significato della vita e dell’invecchiamento, incontrando lungo la strada persone e storie che arricchiranno il suo racconto.
Tra i lavori di Hermann Weiskopf figura anche “Otto Neururer – Una luce nelle tenebre”, film che racconta la storia del sacerdote cattolico Otto Neururer, morto nel maggio del 1940 nel campo di concentramento di Buchenwald.
Negli anni ’80 e ’90 Weiskopf ha lavorato come attore al fianco di grandi maestri del cinema italiano come Federico Fellini, Franco Zeffirelli e Mario Monicelli.
Riccione, per il regista, rappresenta un luogo del cuore e della memoria, una città che ha frequentato fin da bambino insieme ai genitori e che da ragazzo ha continuato a vivere in sella alla sua moto: ora, i ricordi e le suggestioni vissute nella Perla verde riaffiorano anche nelle sue opere cinematografiche.
“Siamo onorati di accogliere a Riccione un artista del calibro di Hermann Weiskopf,” ha commentato il presidente del Consiglio comunale, Simone Gobbi. “La scelta di girare qui alcune scene del suo film non è solo un omaggio alla nostra città, ma conferma il legame speciale che si crea tra un visitatore e la Perla Verde. Riccione si dimostra ancora una volta non solo una meta turistica, ma un luogo di ispirazione, capace di diventare parte di storie che viaggiano e toccano il cuore di tante persone in tutto il mondo.”
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Ultimo aggiornamento: 5 settembre 2025, 19:51